
L’approccio musicale di Greg Burk è un ponte tra classicità e aperture sperimentali, l’elaborazione lucida di una tradizione jazzistica sempre rimodulata nel segno di eleganti rivisitazioni e visionari passi in avanti. Message in The Clouds, uscito per la sua Tonos Records, ne è la riconferma e se vogliamo l’espansione. La formazione che sostiene le nove tracce del disco è quella dell’Expanding Trio, di cui fanno parte Stefano Senni al basso ed Enzo Carpentieri alla batteria. Il trio, che da molti anni caratterizza le composizioni di Burk, ha già alle spalle la propria scia di riconoscimenti e tournée internazionali, come la partecipazione al Buenos Aires Jazz Festival. Formatosi nella scena jazz di Detroit, studente sotto il genio di Paul Bley e Yusef Lateef, Greg Burk convoglia la propria esperienza artistica nel suo diciannovesimo album, un lavoro che è insieme ondata di colori e cornice, di un linguaggio che non ha ancora esaurito la propria forza.
Il disco si apre con il brano che lo intitola, un’apertura brillante che rivisita il classico per slanciarsi oltre. I pattern melodici fluiscono l’uno dentro l’altro incastrandosi con dolcezza, il piano è la base portante dell’impalcatura melodica e percussiva. Già dai primi minuti è chiaro che l’affiatamento del trio è la ragione di una resa del suono estremamente coesa, caratteristica che ritroveremo anche in brani come Peace of Vanessa: qui la pulizia melodica sfiora la forma canzone, il tema viene circondato e rinnovato dai tre strumenti, piano e contrabbasso offrono a turno il proprio punto di vista, una materialità sonora parallela che si unisce sul finale in una camminata ariosa e ondeggiante. Il disco ha un’organicità stilistica ben definita, attraversa richiami di jazz anni ’50, (Afterimage: un omaggio al tempo stracciato, un walking bass sostenuto porta avanti la struttura armonica mentre il piano sale e scende tra un cromatismo e un afflato melodico) affonda in ballate struggenti ed estatiche, (Love Wins: sei minuti e mezzo in cui piove e ritorna il sereno molte volte) si confronta con la tempesta di tempi tormentosi ed eclettici (Breaking the Limits).
Tutta la durata di Message in The Clouds sottende la meraviglia di qualcosa che sta per accadere. L’improvvisazione raggiunge i punti di equilibrio di dinamiche rarefatte, gli incontri strumentali lasciano intravedere qualcosa di splendido, un riverbero luminoso al di là delle nuvole.
Tracklist:
- Message in the Clouds
- Don’t Disappear
- Afterimage
- Love Wins
- Peace of Vanessa
- Jade Smile
- Breaking the Limits
- Creature Comforts
- The Union