Alla ricerca del vento

  1. Sharon Van Etten, Let Go

Nuovo singolo per la prolifica cantautrice statunitense. Stavolta il pretesto è la colonna sonora del documentario Feels Good Man del produttore Giorgio Angelini che narra le peripezie di Pepe The Frog, un personaggio dei fumetti con le sembianze di una rana umanoide utilizzato come simbolo politico, prima dai movimenti di estrema destra alt-right, poi sugli striscioni delle proteste di Hong Kong.

2. King Gizzard and the Lizard Wizard, Automation

Aspettando il loro nuovo album K.G scendiamo a patti con un singolo che sarebbe piaciuto molto allo scrittore Philip K. Dick. Paranoie in un cyberspazio automatizzato, super organismi senza cuore, baci simulati, mutazioni neurali: benvenuti nella fantapsichedelica dei King Gizzard.

3. Special Interest, Street Pulse Beat

Post-punk da New Orleans. Una camminata vicina alla corsa, il suono dei passi è metallico e potente. In tempo di crisi non c’è tempo per rivelarsi segreti, parlare piano e pensare a qualcosa in più di una complicità di strada. L’unica scelta è andare insieme verso qualcosa, non importa cosa, andare avanti, da sconosciuti che si riconoscono, con il proprio ritmo e il proprio passo. Il singolo più bello dall’album The Passion Of.

4. The Microphones, I Want Wind to Blow

Per Phil Elverum in principio fu il suono. Niente canzoni, solo trovare nuovi metodi per registrare quello che proveniva dagli strumenti o dalle corde vocali. Così è nato il suo progetto The Microphones e I Want Wind to Blow è il brano guida per entrare a contatto con il suo processo creativo: multiple sperimentazioni in studio per portare gli strumenti a contatto con il vento e il mare.

5. Phoebe Bridgers, Garden Song

I sogni si avverano ma non come li avevamo in mente. Prima diventano incubi orribili, le loro ombre fanno lenti giri per la stanza fino al giorno in cui escono dalla porta per diventare qualcos’altro, l’incarnazione di un desiderio, così diverso da come ce lo eravamo immaginato. Dall’album Punisher un brano dall’emotività sensitiva, un invito a desiderare, senza aspettarsi che il sogno si realizzi così come l’avevamo pensato.

6. Haim, Los Angeles

Los Angeles è la città dove le tre sorelle Haim sono cresciute. Quindi perché non dedicargli la leggera, scanzonata, dinoccolata prima traccia del nuovo album Women in Music Pt. III? Ci può stare, anche se il terzo lavoro delle sorelle di San Fernando Valley non ha il movimento e la brillantezza del precedente Something to Tell You. Ottimo come brano di transizione se vi siete resi conto che la vostra playlist si prende troppo sul serio.

7. Matt Berninger, Serpentine Prison

Serpentine Prison è il nome di un tubo fognario che defluisce in una porzione d’oceano vicino l’aeroporto nazionale di Los Angeles. Sopra il tubo c’è una gabbia che impedisce alle persone di arrampicarsi sul mare. Ancora una volta la voce di Matt Berninger stana i luoghi da cui è meglio stare alla larga, li apre al pubblico, li racconta e ne fa lettere aperte da consegnare a destinatari segreti e innominabili.

Martina Tiberti

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